Partecipazione alla “Staffetta di donne contro la violenza” organizzata dall’UDI nazionale 9 giugno 2009
Abbiamo promosso un evento lungo un anno.
Vogliamo denunciare ogni giorno
la violenza che ogni giorno ci colpisce
nelle sue forme più svariate,
dalle più eclatanti alle più subdole.
Colpisce bambine e donne di ogni età,
colpisce sposate, single e lesbiche.
Colpisce in ogni parte del mondo.
Il suo nome è Femminicidio.
25.11.08
Abbiamo portato un’Anfora dalla Sede Nazionale UDI a Niscemi.
Un’Anfora senza nessun simbolo politico, neanche quello dell’UDI perché nessuna doveva sentirsi esclusa.
I simboli disegnati sull’Anfora sono quelli che l’archeologa Maria Gimbutas fa risalire alla Dea Madre.
La nostra Anfora è la testimone della Staffetta.
Testimone di forza e di coraggio.
Perché le donne non siano vittime, ma testimoni. Sempre!
Abbiamo portato l’Anfora a Niscemi.
A Niscemi, dove è stata assassinata Lorena.
Da lì abbiamo attraversato l’Italia, centinaia di città e piccoli paesi
(compreso il più piccolo comune d’Italia, Baradili nella Marmilla in Sardegna, 56 abitanti).
L’Anfora è stata accolta come il rito nuovo di una nuova era.
E’ entrata per la prima volta in una scuola, quella di Lorena.
E da lì ha proseguito il suo viaggio.
Sempre portata da DUE donne che la consegnavano ad altre DUE donne.
Così l’Anfora è andata in aule consiliari di comuni provincie e regioni.
In aule universitarie.
In carcere, a Reggio Calabria Cagliari e Venezia.
In case.
E’ andata in tantissimi bar e osterie (ma ha fatto poche chiacchiere)
E’ entrata in alcune chiese (battista, cattolica, evangelica e valdese)
In teatri e musei (ma non ha fatto pagare nessun biglietto)
Ha attraversato piazze, boschi, foreste e montagne.
E’ entrata in più di 15 ospedali (pronto soccorso, ginecologia, chirurgia, ostetricia, pediatria ecc.)
Ha assistito a corsi di autodifesa
E’ andata anche al mare (Tirreno, Ionio, Adriatico, e ancora Ionio, Tirreno, Ligure e ancora Adriatico)
Ha fatto anche lo sci nautico a Caprera
Ha percorso il Po dalle parti di Comacchio
Ha attraversato la laguna di Venezia, dalla Giudecca a Ca’ Farsetti, accompagnata da 10 barche portate da donne.
Mentre scriviamo sappiamo che farà un giretto anche sul lago di Garda
Ha preso 4 volte l’aereo e un tot di treni e traghetti
(in 2 regioni per Lei le FF.SS. hanno deviato percorsi e binari di arrivo, capotreno una donna, controllore solo donne)
E’ entrata in più di 100 auto
(ma non ha mai fatto autostop)
Ha riposato accanto a migliaia di letti, divani e cucine
(ma ha guardato pochissima tv)
Ha un amore particolare per computer fissi e portatili
(per i quali ha sviluppato un personalissimo antivirus)
Il suo passaggio è stato scortato da donne vigili, carabiniere, finanziere e ufficiali di marina.
E da un bel po’ di bande musicali. E anche sbandieratori e majorettes!
Ha danzato con donne africane.
Ha volteggiato su di un lenzuolo bianco con una Presidente di Regione.
Ha ascoltato parole pakistane, iraniane, moldave, slovene e albanesi.
Ha assistito a partite di calcio e pallavolo, letture di poesie e spettacoli teatrali.
Ha visto un cabaret in un boschetto…
Ha corso sui pattini a Reggio Calabria.
Ha ascoltato le Triace salentine a Modena cantare “sebben che siamo donne” mescolata ai canti popolari della Taranta. E la stessa canzone l’ha sentita cantare da un coro di donne moldave, italiane, rumene e africane a Venezia.
Ha fatto l’occhiolino al coro gospel Loving Star ad Oristano, 40 donne e una direttora.
Ha accolto dentro di sé oltre un milione di messaggi.
25.11.09
Il suo viaggio si conclude a Brescia.
A Brescia, dove è stata sgozzata Hiina.
A Brescia il 25 novembre 2 donne la riconsegneranno all’UDI.
Però….
in questo anno è arrivata una richiesta, cento, mille richieste.
Dalle donne che l’hanno toccata
E ancor di più da molte che invece non lo hanno potuto fare.
Con la voglia di rivederla.
Di ritrovarsi TUTTE a Brescia.
E allora, ecco… sabato 21 novembre 2009
l’Anfora sarà al centro di Piazza della Loggia a Brescia e tutte le danzeremo intorno!